domenica 11 luglio 2010

CANALE NAVIGABILE A TENCARA CROTTA D'ADDA

18 giugno 2010

Me ne stavo tranquillo e rilassato sul lettino al bordo della piscina,mentre il quarto giorno della crociera che avevo scelto per la luna di miele entrava nel vivo,con la mia dolce metà che ascoltava la musica sull' ipod al mio fianco,parecchie persone si rinfrescavano nelle jacuzzi poste sul ponte,e infine alle mie spalle numerosi buffet colmi di ogni tipo di delizie ci sfamavano a volontà 24 ore su 24.Tutto perfetto,servito e riverito in continuazione sembrava vivere in un paradiso....ma qualcosa dentro di me mancava....la nave cominciò a rallentare, mi alzai e mi accorsi che stavamo entrando nel porto di Rodi in Grecia.Panorama davvero spettacolare,la città vecchia si intravedeva appena al di là del porto,ma il mio occhio cadde come quasi lo stesse cercando su un pescatore che fissava la sua canna a fondo dalla punta di una prismata;anche se non era poi cosi vicino riuscivo a percepire ogni suo movimento e fù un attimo: mano destra sulla canna,ferrata,breve combattimento e successiva guadinata.Me ne tornai sul lettino con una voglia di pescare che solo noi possiamo capire cosa voglia dire,vedere il galleggiante sparire nell'acqua,e appena dopo sentire le vibrazioni della canna nel braccio,nella mente fino al nostro cuore.Tra organizzazione del matrimonio e viaggio,erano ormai più di due settimante che non provavo queste emozioni,quando sono partito la mia Adda era splendida,e non vedevo l'ora di immergere la mia lenza nelle sue tranquille acque che mai come quest'anno si erano fatte desiderare causa le frequenti pioggie invernali e primaverili.

23 GIUGNO 2010
Purtroppo al mio ritorno il fiume era per l'ennesima volta impescabile,e dovetti rimandare il mio ritorno in Adda da uomo sposato!!!!Che fare.... insieme all'Adda anche i fiumi della zona erano inguardabili,il primo posto che mi venne in mente fù il canale navigabile a tencara,anche se le precedenti uscite mi avevano procurato soltanto delusioni.Ma vale le pena riprovarci,l'anno scorso mi ero divertito cosi tanto in questo bacino che mi sembrava impossibile che il pesce si fosse cosi rarefatto nel giro di pochi mesi.
Me la prendo con calma e nel mio ultimo giorno di vacanza decido di partire nel pomeriggio,difatti verso le 15,30 arrivo al bacino che come prevedevo essendo un giorno feriale era semideserto.Scelgo la posizione più comoda,praticamente alla fine del canale dove si può parcheggiare l'auto sul pratino appena dietro e magari sotto una pianta ombreggiata;piazzo il panchetto adiacente ad una scaletta per avere meno dislivello dall'acqua e bagno subito una pastura gialla da carpe-carassi molto profumata con una mia personale aggiunta di pastoncino e canapa bollita.Monto la roubasienne con una lenza da 0,75 grammi,l'acqua è sempre ferma con una profondità intorno ai 4 metri,ma la presenza di qualche pelumino mi consiglia di non stare troppo leggero;di seguito la canna inglese con un 14 grammi per pescare ad una distanza di 30-35 metri.Tutto è pronto ed eseguo una pasturazione iniziale che prevede una decina di palline farcite con bigatti e mais sulla rouba,e altre dieci sulla tre pezzi seguite da altre due fiondate di bigatti incollati,due scodellate di mais e bigatti in colla concludono il fondo sulla roubasienne e posso iniziare la mia pescata.Innesco una coppia di bigattini, passano solo pochi secondi e già il galleggiante affonda,ma come potevo immaginare all'amo trovo un persico sole.Niente da fare dieci cannate e dieci "gobbini" come qui li chiamiamo,decido di innescare il mais,ma segue il vuoto per un bel 20 minuti.Continuo ad alimentare scodellando mais e pochi bigatti e dopo un bel pezzo vedo una mangiata decisa,l'elastico esce violentemente ma dopo qualche secondo si slama,peccato era sicuramente un pesce di taglia.Risegue un periodo di nulla totale,provando a rinnescare il bigatto non andavo nemmeno in pesca causa persici sole.Credo sia arrivato il momento della match road,sperando almeno di salvare con qualche pesce al largo la giornata.Lancio e rialimento il fondo.
Provo ancora con i bigatti ed infatti la fuori non ci sono i pescetti che disturbano la pesca;passa poco e il galleggiante va giù seguito dalla ferrata,ed una breme di modeste dimensioni finisce nel guadino.Ritorno subito in pesca non faccio in tempo a dare una pallina di pastura che un bel carassio piega la mia canna;e cosi altri tre carassi in fila seguono il primo.Per fortuna la canna inglese sta risolvendo la giornata pensavo già ad un altra delusione sul canale,invece i carassi di buone dimensioni(3-4 etti)stanno rispondendo bene alla pastura.Una breve pausa del pesce mi fà optare per un richiamo di pasturazione ma stavolta a base di bigatti incollati,infatti la indovino riuscendo a incannare altri tre carassi più una carpetta intorno al kg e un altra che mi rompe il finale in ferrata.Le mangiate si susseguono con buon ritmo fino a quando per colpa di qualche pelumino che si era depositato tra il nylon e gli anelli rompo la lenza.Sono già quasi le 19 e non ho più voglia di rifare la lenza,accantono la canna inglese e riprendo in mano la roubasienne,due scodellate di bigatti e mais e la lenza torna in acqua innescando ancora il granoturco.Con mia grande sorpresa riprendo il ritmo che avevo lasciato con l'inglese,due carassi di seguito e poi allamo ben tre pesci,presubilmente carpe,i quali non si fanno mai vedere!!Sono quasi le 20 e decido che la mia pescata può finire qui,mi sono divertito ed è stato il miglior modo per passare il mio ultimo giorno di vacanza! 


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