martedì 31 agosto 2010

DIVIETO DI ACCESSO ALL'ARGINE DEL FIUME ADDA A CASTELNUOVO BOCCA D'ADDA

Visto che da qualche tempo sono apparsi questi famosi cartelli di divieto d'accesso in questo tratto molto trafficato dagli amanti della pesca e anche campo gara ho chiesto notizie all'icona della pesca sportiva in italia Mario Molinari. Vi giro la sua risposta :

"Relativamente a quanto mi dici per Castelnuovo, ho chiesto lumi al signor Giuseppe Davini, responsabile della Fipsas di Lodi, il quale mi ha confermato che nonostante i cartelli dell’Aipo posti sull’argine maestro, non vi sono verbali in essere per la frequentazione del tratto di campo gara, e quindi il problema a tutt’oggi non è realisticamente concreto. Speriamo che non ci si mettano i GEV del Parco dell’Adda, nel qual caso è importante recapitare gli eventuali accertamenti di in frazione alla Fipsas di Lodi alla attenzione del signor Davini stesso, che farà in modo di tutelare i diritti dei Pescatori affiliati Fipsas. "

lunedì 30 agosto 2010

CANALE NAVIGABILE A SPINADESCO,UN PO' DI LUCE NEL BUIO


Era parecchio tempo che ci stavo pensando,in un blog che parla di pesca nella provincia di Cremona non poteva mancare il suo campo gara più famoso,dove qualsiasi agonista del nord fino a poco tempo fà ha calato almeno una volta la sua lenza in queste difficili acque.Il problema stà tutto quà,che le difficili acque negli ultimi tempi sono diventate quasi impossibili da affrontare e i suoi pesci sempre più rari da pungere;le cause sono molte e non staremo qui ad elencarle tutte.Un uscita a Marzo (decisamente troppo presto)con gli amici del forum di pescagonismo mi aveva già abbattuto con un bel cappotto ma di quelli coi fiocchi,poi seguendo on line le poche gare svolte sul canale e notando la media dei cappotti e i pesi registrati,mi avevano tenuto ben lontano dal perdere una giornata di pesca a Spinadesco.Purtroppo la situazione del canale è questa,snobbato ormai da tutti i vari campionati e con poca gente che lo frequenta,dello "stadio per la pesca" che era stato costruito per i mondiali 2008  è rimasta praticamente solo la struttura che fà invidia a tutti i campi gara del mondo.Peccato.Peccato per il pesce che in gara latita e che in questo canale non ci vuole proprio rimanere.Difficile trovare anche una soluzione per riportare questo campo ai splendori,almeno fino a quando non si trova un perchè i pinnuti non ci vogliono stare più.Comunque senza tante pretese sono partito per la mia personale uscita,anche senza informazioni della situazione attuale,visto che non conosco nessuno che lo ha frequentato ultimamente.Giunto sul ponte Manola trovo quello che mi aspettavo,cinque pescatori su tutto il campo gara alla fine di Agosto!Poco male,per lo meno non dovrò litigare per un posticino.....Piazzato il panchetto e aperta la roubasienne che è la canna regina del posto,noto che la corrente è per fortuna assente,quindi decido di montare un galleggiante a goccia da 0,60 grammi su una lenza madre dello 0,12,una piombatura raccolta da un bulk a 40 cm dall'asola e tre piombini a scendere su questa,come terminale opto per un 0,08 con legato un amo del 22 P132 sùheiro di Milo.Bagno e setaccio un kg di pastura scura da breme alla quale aggiungo un poco di bigatti stirati e una manciata di caster.La pasturazione iniziale consiste in 6-7 palline grosse come una pesca tutte scodellate a 13 metri o poco più corto. Poco dopo sono già in pesca e nel giro di pochi secondi ho la prima affondata che cicco clamorosamente!Cambio innesco,che è sempre un bigatto singolo appeso all'amo per la pelle e di nuovo il galleggiante affonda,stavolta una piccola breme viene slamata e rimessa in acqua.La corrente rimane sempre ben ferma e provo a fiondare pochi bigatti sul galleggiante,poco dopo un bel carassio intorno al kg finisce a guadino.Bè non male come inizio penso.Troppo presto.Cerco di tenere un poco il fondo alimentato scodellando di tanto in tanto una piccola pallina di pastura farcita con pochi bigatti morti e caster,certo il fouilles sarebbe un'altra cosa in queste situazioni.Comunque il pesce continua a rimanere sotto canna perchè in poco più di mezz'ora prendo un altro carassio di buone dimensioni,altre 4 breme di circa un'etto e altre due davvero piccole segno che qualcosa nasce anche qui dentro!All'improvviso la giornata comincia a girare nel senso sbagliato.Un trattore si aggira direttamente sul campo gara per la pulizia delle sponde,e questo significa che nonostante tutto la federazione non vuole abbandonare il progetto.E questo è un bene.Ma proprio oggi????La mia paura è che le vibrazioni del mezzo agricolo impresse sul cemento facciano scappare il pesce davanti a me.Dopo aver riordinato la mia attrezzatura per agevolare il passaggio del trattore scodello ancora della pastura,ripongo il kit cup,riesco a 13 e mi accorgo che la corrente ha cominciato a muoversi con una velocità impressionante che impone l'utilizzo di una lenza da minimo quattro grammi.Quindi apro la seconda punta e mi appesantisco,tempo di portare fuori la rouba e il canale si imballa di nuovo,si ferma per un minuto circa,poi cambia direzione e torna a spingere ma in senso opposto a quello di prima.Con il quattro grammi fatico a pescare ma riesco a prendere ancora una discreta breme.Il livello dell'acqua è in continuo cambiamento,si alza e si abbassa anche di 15 cm nel giro di pochi minuti.Inutile dire che di pesci non si è più notata la presenza.Mentre il trattore passa per la terza volta alle mie spalle decido di smontare il tutto e tornarmene a casa,un vero peccato perchè la giornata era iniziata in modo positivo.Il motivo di questi repentini cambiamenti di corrente e di livello sono causati dalle palatoie del porto che si alzano e si abbassano per far entrare  o uscire i battelli verso il Pò,purtroppo il pesce ne risente tantissimo di tutto questo e sparisce in pochissimo tempo.Spero solo che la situazione migliori e che il canale navigabile torni ad essere uno dei campi gara più belli d'Italia,come lo è stato in occasione dei mondiali del 2008.  
un bel carassio del canale navigabile

Il trattore che pulisce la sponda e che mi ha tenuto compagnia per tutto il tempo!
una piccola breme nata nel canale



















sabato 28 agosto 2010

LE BREME DELL'ADDA A FORMIGARA

Vi avevo già segnalato questo tratto di fiume qualche mese fà,verso la fine dell'inverno,e quell'uscita di febbraio fù premiata con dei bellissimi cavedani superiori al kg.Poi,vuoi per impegni personali,qualche garetta qua e là,ma sopratutto per la lunghissima indisponibilità delle acque dell'Adda spesso alta e sporca,mi han tenuto lontano dal mio fiume preferito.Finalmente ci siamo,io sono in ferie,l'acqua si è appena pulita dagli ultimi temporali che hanno investito il nord Italia passando da un color nocciola ad un verdino opaco che tanto mi ricorda delle bellissime pescate di cavedani in questo tratto.Mi sarebbe piaciuto pescarci a roubasienne come altre volte ho fatto,ma il livello è ancora un pò altino e la spiaggetta quasi tutta sommersa,quindi,per non dover pescare con il panchetto a bagno,opto per la versatile bolognese da sette metri. Poi molto meglio cosi,avrei dovuto scendere e poi risalire una sponda non facile con tutta l'attrezzatura,mentre con un borsone e una pedanina ho tutto quello che mi serve.Come sempre la corrente non è molto regolare.sui trenta metri è quasi nulla mentre a riva corre abbastanza;il pesce sta li in mezzo tra il fermo e il mosso mentre il fondale nell'immediato sottoriva è sui 4 metri per arrivare a 5 poco più in fuori e tornare ancora a 4 alla massima distanza.Tre kg di pastura e tanti bigattini sono indispensabile per questa pesca,ricordo che qui vige ancora le legge del 1/2 kg di bigatti.....fate voi...non ci si pesca nemmeno 2 ore...
La norma è ingabbiarli con le retine ma io preferisco incollarli con tanto ghiaino,una lenza da due grammi distribuiti in 80 cm più un terminale  del 0,10 lungo almeno 40,a cui ho abbinato un amo del 20 serie 2 tubertini.Dopo una pasturazione iniziale composta da 5 bocce di pastura al formaggio e 3 palle di bigatti incolla si può dare inizio alla sessione di pesca,tenendo sempre ben alimentato il fondo almeno ogni 5 minuti con i bigattini e ogni venti con un richiamo di pastura.I primi pesci ad entrare sono dei piccoli ma famelici cavedanelli, segno che anche quest'anno il fiume si è ben ripopolato;insieme a questi ultimi si fanno vedere delle scardole e dei triotti,una volta sfamata la minutaglia è l'ora dei sig. cavedani che anche oggi si fanno vivi con un esemplare intorno al 1/2 kg,poi con un bel bestione che però si slama a guadino.prima di sostituire il finale rialimento un pò il fondo nel tentativo di tenere in pastura i cavedani,ma qualcosa non và per il verso giusto perchè prendo in successione un pigo,una bella scardola,un barbo,e una  discreta breme.Nel frattempo l'adda mi regala uno spettacolo di rara bellezza,due enormi pesci che non sono riuscito a capire cosa fossero,continuano a saltare a pelo dell'acqua uno quasi di fronte a me e nella zona pasturata mentre l'altro in mezzo al fiume,in contemporanea,e come insieme hanno cominciato,insieme concludono la loro danza.Credo cha anche per questo  nei venti minuti successivi non vedo mangiate.Poi arriva il loro momento,quando già tutti si sono sfamati arriva il turno delle breme di taglia,che con una media sul kg,piegano per ben cinque volte di fila la mia bolognese.Ok questo non sarà un pesce combattivo e difficile come il cavedano,ma vi assicuro che con un pesce di quella taglia agganciato a cinque metri di profondità il divertimento è assicurato!La lenza quando entra questo pesce necessita di una piccola modifica nella piombatura,la leggera spallinata viene trasformata in una geometria più raccolta composta da un bulk e pochi pallini equidistanti verso il terminale.Un'altra volta il mio fiume mi regala una splendida giornata di pesca,oggi ancor più bella perchè a tratti mi è sembrato di pescare in un acquario,quando il galleggiante va sotto non sai mai che cè dall'altra parte!
un bellissimo pigo,non cosi raro in queste acque




Il tratto di pesca dove ho pescato si trova appena fuori dal porto di Formigara,appena a valle dal barcone che vedete in foto

sabato 21 agosto 2010

PALIO CHIANTI E ....... CAVEDANI DELL'ELSA !!!!!


Come ogni anno passo qualche settimana di vacanza (stavolta solo una!)dai parenti di mia moglie in Toscana,2 km fuori Siena,e tra il Palio del 16 Agosto,qualche cena(molte più di una!!!!)e gite al mare ci scappa spesso anche una pescata nelle bellissime acque del fiume Elsa.

un bel barbo preso da Francesco 85 del forum di Pesca in Romagna







Stupendo corso d’acqua che nasce nell’ omonima valle percorrendola da sud a nord per poi andare a sfociare nell’Arno nei pressi di Firenze,molto ricco di pesce cavedani e barbi(nostrani) in primis,attraversa il paese di Certaldo (Empoli)dove sorge un bel campo gara,per poi scendere nella provincia di Siena,costeggiando le cittadine di Poggibonsi, Colle Val d’Elsa e nella sua frazione Gracciano,meta da me preferita. La bellezza estetica di questo tratto è la prima cosa che salta all’occhio:acqua cristallina che si alterna tra una cascata e una piana,tutto circondato da una folta e verdissima vegetazione ma cosa più importante per noi,senza nemmeno lanciare due bigatti,ad occhio nudo si possono notare tranquillamente enormi cavedani che nuotano indisturbati a galla,ma vedremo poi come non sarà cosi semplice invitarli al nostro banchetto! Unica pecca dell’Elsa a Gracciano risiede nel fatto che non è molto accessibile in macchina,qualche metro a piedi bisogna farselo per forza ma poco male,con gioia della moglie rouba e panchetto sono rimasti a casa e non è poi cosi orribile farsi una passeggiata di pochi minuti in questi bellissimi boschi con la bolognese e una borsa in mano. I tratti per la pesca in questo piccolo paese(almeno quelli che conosco io ma ce ne saranno sicuramente altri) sono principalmente due:a valle e a monte del ponte di San Marziale sito in Gracciano;oggi prenderemo in esame il tratto a monte che è anche un campo gara ARCIPESCA risultando anche il più comodo ed omogeneo con anche più postazioni rispetto a valle della cascata. Dopo una breve camminata giungo a destinazione,il fiume qui è largo 13-14 metri con una profondità che varia dal metro e mezzo ai due;la corrente è lenta e mi viene spontaneo lanciare immediatamente una manciata di bigattini:una decina di cavedani lunghi circa una spanna si avventano su di essi sbriciolandoli in pochi secondi!Divertito ne rilancio altri ma stavolta i piccoli spariscono lasciando spazio a delle mamme che a occhio e croce passano il kg abbondantemente. Mi scappa un sorriso,sarà come rubare caramelle ad un bambino..…… nulla di più sbagliato,convinto di essere capitato in un vero e proprio paradiso della pesca mi scordo che il pesce principale da insidiare è sempre lui,il signor cavedano,e se non viene pescato come dio comanda le sorti dello scontro finiranno sicuramente a suo favore. Con tutto quel bollare nei primi centimetri di acqua opto per partire subito a galla;monto la mia sette metri,anche se per questa pesca sarebbe meglio una sei,in bobina ho solo un 0,12 e mi sembra un po’ troppo quindi decido di legarci uno spezzone di 3 metri dello 0,10 dove monto un galeggiante di 4x8,due pallini del 13 e un amo del 24 senza ardiglione legato a un terminale dello 0,07;tre spanne circa di acqua e mi avvio alla prima passata seguita da una leggere fiondata. Pochi secondi e il galleggiante già affonda,un piccolo cavedano inaugura la mia pescata;rilancio e ancora un altro piccolo esemplare rimane allamato.
Provo ad aumentare i bigatti che ad ogni giro lancio in acqua nel tentativo di sfamare i pesci più piccoli cercando qualcosa di taglia maggiore ma niente da fare,ad ogni passata prendo un cavedanello da 20 cm o inferiore. Meglio cambiare subito tecnica e cercare il “big” cavedano sul fondo,galleggiante da 0,30 che sorregge una leggera spallinata composta da pallini del 12 e 11,amo sempre del 24 abbinato ad un 0,07. Sondando con cura il fondale mi accorgo che sulla sponda opposta ho un 20 cm più di profondità e sarà li che concentrerò le mie passate;altri bigatti finiscono sulla linea di pesca insieme al mio galleggiante ma la musica non cambia anzi,ai piccoli cavedanelli si aggiunge pure anche qualche alborella! Per fortuna ho con me qualche caster,residuo di una pescata programmata e mai avvenuta causa mal tempo sempre qui in Elsa,lo innesco sperando di evitare l’attacco famelico di questi piccoli cavedani e riesco in parte ad risolvere il problema,la taglia media si alza grazie alla cattura di diversi barbi di buona taglia,ma ancora al di sotto delle mie aspettative.Ad un tratto mi torna alla mente una tecnica che utilizzavo anni fa a Pozzolo sul scaricatore del Mincio che con le sue acque limpide e i suoi cavedani tanto mi ricorda l’Elsa:alzo di un buon 50 cm il galleggiante,cambio la linea di pesca usando la bolognese da 7 come se fosse la roubasienne lanciando poco più a monte,quando il galleggiante entra in pesca più o meno davanti alla mia postazione eseguo una forte trattenuta fino quasi ad inchiodarlo,il tutto accompagnato da un’abbondante pasturazione di bigattini(meglio se in colla).Incredibile ma dopo pochi secondi di trattenuta il galleggiante affonda deciso e un bel cavedano che passa il mezzo kg finisce a guadino.E dopo di lui un bel barbo.
Due navi mi rompono lo 0,07 convincendomi ad utilizzare uno 0,08 vedendo meno mangiate ma non rompendone più nemmeno uno.Una bella serie di cavedani e barbi di taglia completano questa splendida giornata di pesca in questo fiume dal sapore davvero magico.Quindi un consiglio,se passate a visitare Siena e la Toscana,tra le sue bellezze e l’ottima cucina una bolognese in macchina e una visita all’Elsa non guasta di sicuro!


IMPORTANTE: ricordatevi che il fiume rimane completamente chiuso alla pesca nel periodo di riproduzione dei ciprinidi maggiormente presenti quindi dal 1 maggio al 15 giugno.

domenica 8 agosto 2010

BUONE VACANZE!!!!

Pesca in provincia di Cremona augura a tutti i suoi lettori di trascorrere dei bellissimi e sereni giorni di vacanza,anche a chi come me ne farà davvero pochi!!!Magari non appendendo le canne al chiodo,se riesco vi posterò una pescata nel fiume Elsa,mia principale meta quando vado in Toscana in Agosto.Un caloroso saluto a tutti il blog riprenderà a dare notizie ai primi di Settembre.
Luca Stellari

P.S. se andate in montagna e volete pescare.....non fare la fine di questo pescatore in simpatica compagnia...