sabato 21 agosto 2010

PALIO CHIANTI E ....... CAVEDANI DELL'ELSA !!!!!


Come ogni anno passo qualche settimana di vacanza (stavolta solo una!)dai parenti di mia moglie in Toscana,2 km fuori Siena,e tra il Palio del 16 Agosto,qualche cena(molte più di una!!!!)e gite al mare ci scappa spesso anche una pescata nelle bellissime acque del fiume Elsa.

un bel barbo preso da Francesco 85 del forum di Pesca in Romagna







Stupendo corso d’acqua che nasce nell’ omonima valle percorrendola da sud a nord per poi andare a sfociare nell’Arno nei pressi di Firenze,molto ricco di pesce cavedani e barbi(nostrani) in primis,attraversa il paese di Certaldo (Empoli)dove sorge un bel campo gara,per poi scendere nella provincia di Siena,costeggiando le cittadine di Poggibonsi, Colle Val d’Elsa e nella sua frazione Gracciano,meta da me preferita. La bellezza estetica di questo tratto è la prima cosa che salta all’occhio:acqua cristallina che si alterna tra una cascata e una piana,tutto circondato da una folta e verdissima vegetazione ma cosa più importante per noi,senza nemmeno lanciare due bigatti,ad occhio nudo si possono notare tranquillamente enormi cavedani che nuotano indisturbati a galla,ma vedremo poi come non sarà cosi semplice invitarli al nostro banchetto! Unica pecca dell’Elsa a Gracciano risiede nel fatto che non è molto accessibile in macchina,qualche metro a piedi bisogna farselo per forza ma poco male,con gioia della moglie rouba e panchetto sono rimasti a casa e non è poi cosi orribile farsi una passeggiata di pochi minuti in questi bellissimi boschi con la bolognese e una borsa in mano. I tratti per la pesca in questo piccolo paese(almeno quelli che conosco io ma ce ne saranno sicuramente altri) sono principalmente due:a valle e a monte del ponte di San Marziale sito in Gracciano;oggi prenderemo in esame il tratto a monte che è anche un campo gara ARCIPESCA risultando anche il più comodo ed omogeneo con anche più postazioni rispetto a valle della cascata. Dopo una breve camminata giungo a destinazione,il fiume qui è largo 13-14 metri con una profondità che varia dal metro e mezzo ai due;la corrente è lenta e mi viene spontaneo lanciare immediatamente una manciata di bigattini:una decina di cavedani lunghi circa una spanna si avventano su di essi sbriciolandoli in pochi secondi!Divertito ne rilancio altri ma stavolta i piccoli spariscono lasciando spazio a delle mamme che a occhio e croce passano il kg abbondantemente. Mi scappa un sorriso,sarà come rubare caramelle ad un bambino..…… nulla di più sbagliato,convinto di essere capitato in un vero e proprio paradiso della pesca mi scordo che il pesce principale da insidiare è sempre lui,il signor cavedano,e se non viene pescato come dio comanda le sorti dello scontro finiranno sicuramente a suo favore. Con tutto quel bollare nei primi centimetri di acqua opto per partire subito a galla;monto la mia sette metri,anche se per questa pesca sarebbe meglio una sei,in bobina ho solo un 0,12 e mi sembra un po’ troppo quindi decido di legarci uno spezzone di 3 metri dello 0,10 dove monto un galeggiante di 4x8,due pallini del 13 e un amo del 24 senza ardiglione legato a un terminale dello 0,07;tre spanne circa di acqua e mi avvio alla prima passata seguita da una leggere fiondata. Pochi secondi e il galleggiante già affonda,un piccolo cavedano inaugura la mia pescata;rilancio e ancora un altro piccolo esemplare rimane allamato.
Provo ad aumentare i bigatti che ad ogni giro lancio in acqua nel tentativo di sfamare i pesci più piccoli cercando qualcosa di taglia maggiore ma niente da fare,ad ogni passata prendo un cavedanello da 20 cm o inferiore. Meglio cambiare subito tecnica e cercare il “big” cavedano sul fondo,galleggiante da 0,30 che sorregge una leggera spallinata composta da pallini del 12 e 11,amo sempre del 24 abbinato ad un 0,07. Sondando con cura il fondale mi accorgo che sulla sponda opposta ho un 20 cm più di profondità e sarà li che concentrerò le mie passate;altri bigatti finiscono sulla linea di pesca insieme al mio galleggiante ma la musica non cambia anzi,ai piccoli cavedanelli si aggiunge pure anche qualche alborella! Per fortuna ho con me qualche caster,residuo di una pescata programmata e mai avvenuta causa mal tempo sempre qui in Elsa,lo innesco sperando di evitare l’attacco famelico di questi piccoli cavedani e riesco in parte ad risolvere il problema,la taglia media si alza grazie alla cattura di diversi barbi di buona taglia,ma ancora al di sotto delle mie aspettative.Ad un tratto mi torna alla mente una tecnica che utilizzavo anni fa a Pozzolo sul scaricatore del Mincio che con le sue acque limpide e i suoi cavedani tanto mi ricorda l’Elsa:alzo di un buon 50 cm il galleggiante,cambio la linea di pesca usando la bolognese da 7 come se fosse la roubasienne lanciando poco più a monte,quando il galleggiante entra in pesca più o meno davanti alla mia postazione eseguo una forte trattenuta fino quasi ad inchiodarlo,il tutto accompagnato da un’abbondante pasturazione di bigattini(meglio se in colla).Incredibile ma dopo pochi secondi di trattenuta il galleggiante affonda deciso e un bel cavedano che passa il mezzo kg finisce a guadino.E dopo di lui un bel barbo.
Due navi mi rompono lo 0,07 convincendomi ad utilizzare uno 0,08 vedendo meno mangiate ma non rompendone più nemmeno uno.Una bella serie di cavedani e barbi di taglia completano questa splendida giornata di pesca in questo fiume dal sapore davvero magico.Quindi un consiglio,se passate a visitare Siena e la Toscana,tra le sue bellezze e l’ottima cucina una bolognese in macchina e una visita all’Elsa non guasta di sicuro!


IMPORTANTE: ricordatevi che il fiume rimane completamente chiuso alla pesca nel periodo di riproduzione dei ciprinidi maggiormente presenti quindi dal 1 maggio al 15 giugno.

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